Dalle pagine di un fumetto post-adolescenziale a una graphic novel noir, il racconto di un giorno in Val di Susa.
Come può un ventiseienne attore che gattona tra occupazioni di teatri e piccoli tabù familiari accorgersi delle fragili fondamenta delle nostre certezze borghesi?


Un block-notes e un ingenuo personaggio sono la chiave drammaturgica da cui parte il racconto in soggettiva di un percorso di autodeterminazione, qualcosa più grande di lui stesso, un’azione politica come un rito di passaggio, una presa di coscienza della propria forza, della possibilità di negare ciò che viene imposto, che sia una madre apprensiva o un sistema corrotto. Durante il cammino si renderà conto che non è una simulazione quella che sta vivendo, una prova o un’espressione recitata. Sta accadendo qualcosa che va oltre lui, oltre il suo coinvolgimento diretto, oltre la sua responsabilità. Sullo schermo di un I-Pad vengono segnati appunti, orari, oggetti stilizzati, pensieri fumetto, ironia . Segni e disegni che scandiscono il tempo, sintetizzano i ricordi, afferrano l’essenza del racconto completandone la drammaturgia.
Dal reale vissuto dell’autore, da cui la storia è tratta, emerge un goffo viaggio dalle sfumature epiche e dai personaggi animati.
E siamo in tanti qui, uniti a quella rete come figli ribelli al padre

Autore, attore: Dario Muratore
Tecnico, graphic live : Petra Trombini
Produzione: Compagnia Quartiatri
Suono: Angelo Sicurella
Produzione: DUE.0   
in collaborazione con:
Compagnia Quartiatri
Santa Briganti

Fonte: http://romafringefestival.net/walking-no-tav/