Come nella più grande tradizione letteraria antica, un ragazzino compie un viaggio in un ipotetico “inferno” scoprendo le eredità lasciategli dal nonno comunista, in un paese nella provincia palermitana mafioso e democristiano. Appaiono personaggi, veri e immaginari, che hanno costellato la sua infanzia.

Lo spettacolo nasce con la produzione della Compagnia Esperidio; sul palco il grande narratore contemporaneo Vincenzo Pirrotta, che proviene dagli insegnamenti del maestro Mimmo Cuticchio e si è diplomato alla scuola di teatro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.

Dal 1990 al 1996 ha lavorato al ciclo di spettacoli classici presso il teatro Greco di Siracusa. Ha diretto e tradotto le Eumenidi di Eschilo per la Biennale di Venezia 2004.  Ha diretto – per ’Istituto nazionale del dramma antico – “U Ciclopu” di Euripide nella traduzione di Pirandello, per questa regia gli è stato assegnato il premio dell’associazione nazionale critici di teatro quale miglior spettacolo del 2005. Ha diretto per il teatro di Roma “La sagra del signore della nave” di Pirandello rielaborando il testo innestando le arcaiche pratiche mediterranee che sono l’oggetto della sua ricerca, e per il quale ha ricevuto il premio Golden Graal come miglior regista della stagione 2005-2006, finalista ai premi E.T.I. come migliore spettacolo d’innovazione, e finalista ai premi U.B.U. 2006 come migliore regia. I suoi spettacoli teatrali sono stati ospitati dai maggiori teatri e Festival Europei (Francia, Belgio, Spagna, Grecia, Germania, Portogallo, Malta, Inghilterra, Montenegro).