L’ombra della sera si ispira alla vita e all’opera di Alberto Giacometti il cui universo viene evocato con un racconto silenzioso ed essenziale, fatto di immagini e movimento.
Un movimento che non corrisponde mai al puro spostamento, ma piuttosto a una qualità più profonda e intima.
La struttura drammaturgica si compone a partire dalle opere dell’artista:
forme precise da cui estrarre possibili qualità di movimento e corrispettivi frammenti di umanità da evocare.
Il racconto si sviluppa attraverso un punto di vista femminile ispirato alle tre donne della sua vita: la madre Annetta, la moglie Annette e la prostituta Caroline.
La grande avventura per Giacometti consisteva nel veder sorgere qualcosa di ignoto ogni giorno sullo stesso viso.
In questo senso lo spettacolo si ispirerà soprattutto al suo sguardo.
Scoprire e far scoprire che la materia di queste esili figure non è carne martoriata né ossa scarnificate ma piuttosto una speciale membrana,
invisibile e sconosciuta che, come ossa sensibili alla pioggia, si infiamma di fronte a uno sguardo puro.
Uno sguardo capace di attraversare la ferita più segreta e svelarne la bellezza, solitaria e dolente.
È di ritrattistica dal vero che si sta parlando non di arte astratta. Sarà un ritratto dal vivo.