Domenica 16 settembre ore 21

Teatro Tina di Lorenzo – Piazza XVI Maggio, 1

INGRESSO €5,00

Frammenti di Dioniso. Studio per Baccanti
Da un’idea di Aurora Miriam Scala
Messa in scena a cura di Cinzia Maccagnano
Con (in ordine alfabetico):
Chiara Cianciola, Greta D’Antonio, Giulia Oliva, Maria Chiara Pellitteri, Noemi Scaffidi,
Aurora Miriam Scala.
La residenza artistica è avvenuta nella Sala Dante del Teatro di Noto.
In collaborazione con la Fondazione Teatro Tina di Lorenzo.
Con il patrocinio dell’INDA, degli Amici dell’INDA, dell’ADDA e del Teatro di Donnafugata.

“L’idea di questa residenza” – dichiara Aurora Miriam Scala – “nasce dalla volontà di volere lavorare
a un progetto che raccontasse in una chiave contemporanea il testo più complesso e misterioso di
Euripide Le Baccanti e di farlo con gli occhi delle donne con cui ho condiviso il mio cammino
accademico. Cinzia Maccagnano è una delle più brillanti e poliedriche diplomate dell’ADDA
(Accademia d’Arte del Dramma Antico): un’ex diplomata regista e attrice ADDA con 6 attrici appena
diplomatesi proprio quest’anno. Non volevo infatti perdere l’occasione di lavorare subito con le mie
colleghe, né tantomeno di potere fare per la prima volta una residenza all’interno del Codex, evento
che seguo e sostengo da sempre. Le mie colleghe hanno mostrato da subito grande entusiasmo e
Cinzia si è mostrata da subito entusiasta dell’iniziativa, visto che è abituata da anni a lavorare spesso
con sole donne, e anche perché la faceva felice il pensiero di condividere la creazione di uno
spettacolo con le allieve della sua amata accademia.”
Le Baccanti è l’opera di più sconvolgente tragicità che sia mai stata scritta e al contempo una grande
esaltazione del vivere secondo natura. La tragedia mette in discussione leggi, credenze e saperi,
rivela la natura doppia delle cose, riconduce l’uomo al suo sé natura, affascinante e terrificante allo
stesso tempo. Il dio qui è uomo, anzi bambino, e porta perciò con sé tutta quella potenza
primordiale che può sprigionare forze profonde e persino violente, ma è anche bambino allo
specchio che si vede moltiplicato all’infinito e guarda la realtà come apparenza mendace che può
quindi continuamente mutare. Dioniso è un nuovo dio che appare ad una società oramai in declino,
mettendone in crisi ogni certezza, ogni ruolo e ogni identità generando il Caos necessario al
mutamento e alla rigenerazione. “Di questa incertezza perenne, di una vita in cui i valori sono
sempre in discussione è specchio il teatro di tutti i tempi e Dioniso è il suo dio”.